2 giugno, Festa della Repubblica.
2 Giugno 2024Il trionfo della Democrazia e della Volontà Popolare.
In occasione della Festa della Repubblica, riflettiamo sui valori fondamentali che hanno plasmato il nostro paese e che devono guidarci verso il futuro. Il 2 giugno celebriamo la nascita della nostra Repubblica, il trionfo della democrazia e della volontà popolare. In questo contesto, è essenziale approfondire il concetto di democrazia partecipata, confrontandolo con l’idea malsana di trasformare il nostro ordinamento democratico in un premierato.
La democrazia partecipata: il cuore della nostra Repubblica
Nilde Iotti, figura emblematica della storia politica italiana, ci ha lasciato un’importante riflessione: “La Repubblica non è un dono acquisito per sempre, ma una conquista che deve essere rinnovata continuamente attraverso il nostro impegno e la nostra partecipazione”. Questo pensiero ci ricorda che la democrazia non si esaurisce nel semplice atto del voto, ma richiede un coinvolgimento attivo e costante dei cittadini nella vita pubblica.
La democrazia partecipata si fonda sull’idea che i cittadini non siano semplici spettatori, ma attori principali del processo democratico. Questo modello prevede che i cittadini abbiano un ruolo attivo nel prendere decisioni che riguardano la comunità, attraverso strumenti come referendum, assemblee pubbliche, consultazioni popolari e bilanci partecipativi. La partecipazione diretta rafforza il legame tra cittadini e istituzioni, promuovendo trasparenza, responsabilità e fiducia reciproca.
Il pericolo del premierato: una concentrazione di potere
In netto contrasto con la democrazia partecipata, si trova la proposta di trasformare il nostro ordinamento democratico in un premierato. Questa idea malsana prevede una concentrazione eccessiva di potere nelle mani di un singolo individuo, il Premier, riducendo così il ruolo del Parlamento e delle altre istituzioni democratiche. Un sistema del genere rischia di minare i principi fondamentali della nostra Repubblica, come la separazione dei poteri e il controllo reciproco tra le diverse istituzioni.
Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti, ci ha messo in guardia dai pericoli della concentrazione di potere: “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. La libertà e la democrazia sono fragili e possono essere compromesse se permettiamo che il potere si concentri in poche mani. Il premierato rappresenta un passo indietro rispetto ai progressi democratici raggiunti dal nostro paese, riducendo la partecipazione dei cittadini e il controllo democratico sulle decisioni governative.
Le elezioni europee del 2024: un’opportunità per riaffermare i valori democratici
Le imminenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 rappresentano un’opportunità cruciale per rinnovare il nostro impegno verso i valori democratici e partecipativi. In un momento storico in cui vediamo crescere le forze nazionaliste e xenofobe, è fondamentale ricordare le parole di Iotti e Calamandrei e partecipare alle elezioni con la consapevolezza dell’importanza del nostro voto.
Partecipare alle elezioni europee significa non solo esercitare un diritto, ma anche assumersi la responsabilità di contribuire alla costruzione di un’Europa più giusta, inclusiva e solidale. È il momento di fare sentire la nostra voce, di riaffermare i valori repubblicani di libertà, uguaglianza e solidarietà e di contrastare chi cerca di dividerci e limitare i nostri diritti.
l’8 e 9 giugno salvaguardiamo questi principi
Celebriamo questa Festa della Repubblica con la consapevolezza che la democrazia è un bene prezioso che richiede il nostro impegno quotidiano. Ricordiamoci delle parole di Nilde Iotti e Piero Calamandrei e portiamo con noi questi insegnamenti alle urne l’8 e il 9 giugno. Solo così potremo garantire che i valori fondamentali della nostra Repubblica continuino a vivere e a guidarci verso un futuro migliore.