La Costituzione non è un giocattolo.
18 Giugno 2024L’appello di 180 costituzionalisti contro la riforma sul premierato
In un clima di crescente tensione politica, con l’imminente primo sì alla riforma sul premierato voluta dal governo Meloni e l’opposizione pronta a scendere in piazza, un coro di 180 costituzionalisti ha deciso di rompere il silenzio. A seguito dell’allarme lanciato dalla senatrice a vita Liliana Segre, questi esperti della Carta hanno sentito l’urgenza di intervenire contro il progetto di modifica costituzionale.
“La nostra Costituzione è un testo che va maneggiato con cura” – così inizia l’appello dei costituzionalisti, sottolineando la necessità di un’attenzione massima da parte di tutti i cittadini, specialmente quando si tratta di cambiamenti che riguardano i punti chiave della Carta. Non è frequente che i costituzionalisti si espongano collettivamente; molti preferiscono esprimersi individualmente nelle aule universitarie o nei convegni. Tuttavia, ci sono momenti in cui le modifiche proposte alle regole fondamentali assumono un significato particolarmente preoccupante, richiedendo un intervento pubblico.
Il richiamo alle parole della senatrice Segre è evidente
Lo scorso 14 maggio, Segre ha preso la parola in Senato, definendo “allarmante” la proposta di riforma sul premierato. Queste parole, pronunciate con tale autorevolezza, hanno spinto molti costituzionalisti a non limitarsi ad una posizione individuale ma a unirsi in un appello collettivo, sottolineando i potenziali pericoli di una modifica frettolosa e non sufficientemente ponderata della nostra Carta.
Tra i firmatari dell’appello, figurano nomi illustri come gli ex presidenti della Corte Costituzionale Ugo de Siervo, Gaetano Silvestri e Gustavo Zagrebelsky, oltre a Enzo Cheli e decine di docenti universitari. Questa mobilitazione dimostra quanto sia percepito come grave il rischio di alterare l’equilibrio della nostra Costituzione senza un adeguato e ampio dibattito.
La Costituzione è il fondamento della nostra democrazia e va trattata con la massima cura e rispetto. Le voci di 180 costituzionalisti, unite a quella di Liliana Segre, ci ricordano che qualsiasi modifica deve essere ponderata con estrema attenzione, considerando i possibili impatti sul futuro del nostro Paese.