Giorgia, contro la libertà di stampa
29 Giugno 2024Qualcuno spieghi a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, che la stampa libera è un elemento fondante di una democrazia. E la stampa libera fa le inchieste proprio su chi detiene il potere.
Negli ultimi giorni, le dichiarazioni di Giorgia Meloni contro il giornalismo investigativo di Fanpage hanno sollevato un polverone mediatico e politico. La leader di Fratelli d’Italia ha accusato la testata di essersi “infiltrata” nel suo partito con intenti politici, arrivando a coinvolgere addirittura il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in quella che sembra una chiara strategia intimidatoria. Ma è necessario ribadire un concetto chiave: la libertà di stampa è il pilastro su cui si regge ogni democrazia sana.
Libera stampa
La stampa libera ha il compito fondamentale di vigilare sul potere, denunciando abusi e misfatti. Senza di essa, non avremmo conosciuto gli scandali che hanno travolto politici, uomini d’affari e istituzioni in Italia e nel mondo. È proprio grazie al coraggio e alla determinazione di giornalisti investigativi che siamo stati messi al corrente di fatti oscuri che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Pensiamo al Watergate negli Stati Uniti, a Tangentopoli in Italia, o più recentemente ai Panama Papers: senza il lavoro instancabile e spesso pericoloso della stampa libera, molti di questi scandali non sarebbero mai venuti alla luce.
Siamo in una democrazia o in un regime ?
Accusare Fanpage di “infiltrazione” non solo denota una scarsa comprensione del ruolo della stampa, ma richiama pericolosamente pratiche che appartengono ai regimi autoritari, non alle democrazie. Nei regimi, è consuetudine intimidire e zittire i giornalisti, privando così i cittadini del diritto di essere informati. In democrazia, al contrario, la stampa svolge un ruolo cruciale di bilanciamento e controllo del potere, contribuendo a mantenere trasparenza e responsabilità nelle istituzioni.
Fratelli d’Italia, essendo il partito di maggioranza che esprime ministri, sottosegretari, dirigenti e, non ultima, proprio la presidente del Consiglio, deve essere consapevole di essere sotto la lente d’ingrandimento della stampa. Questo è un principio sano e necessario per garantire che chi detiene il potere lo eserciti in modo corretto e trasparente.
Meloni, non scomodi il Presidente Mattarella!
Richiamare il presidente Mattarella in questo contesto appare come un tentativo di legittimare una posizione che di fatto mina uno dei principi fondamentali della nostra Repubblica. Il Presidente della Repubblica, infatti, è il garante della Costituzione, che all’articolo 21 sancisce la libertà di stampa come diritto inviolabile.
Solidarietà piena alle giornaliste e ai giornalisti di Fanpage, che svolgono il loro lavoro con professionalità e coraggio, spesso mettendo a rischio la loro sicurezza personale per garantire il diritto dei cittadini a essere informati.
È cruciale che la società civile e le istituzioni difendano con forza il ruolo della stampa libera, riconoscendone l’importanza e proteggendo chi, attraverso l’informazione, contribuisce a mantenere viva la democrazia.
E’ fondamentale ricordare a Giorgia Meloni e a tutti i rappresentanti delle istituzioni che la libertà di stampa non è un optional, ma una condizione indispensabile per una democrazia matura e funzionante.
I tentativi di intimidazione verso i giornalisti non solo sono inaccettabili, ma rischiano di portarci pericolosamente lontano dai valori democratici su cui si fonda il nostro Paese.
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