Uniti per fermare l’autonomia differenziata
5 Luglio 2024Un movimento per ricucire l’Italia
È una splendida giornata per l’Italia, in cui forze politiche e sociali si sono riunite per presentare un quesito referendario volto a fermare l’Autonomia differenziata, una riforma che rischia di frammentare ulteriormente un Paese che ha bisogno di unità e coesione. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha preso la parola davanti alla Corte di Cassazione, affiancata da partiti di opposizione e sindacati, per denunciare l’inequità insita nella riforma.
Schlein ha dichiarato con fermezza: “Il Governo non ha stanziato un solo euro per affrontare le disuguaglianze. Questo dimostra che per loro va bene così. Non ha senso avere venti politiche energetiche diverse, ci condanniamo all’irrilevanza. Esistono molte ragioni per mobilitarsi insieme, ed è un piacere farlo con un ampio rassemblement di forze politiche, associazioni, sindacati e società civile. Stiamo lavorando anche con le Regioni per promuovere questo referendum”.
Italia una ed indivisibile
La segretaria ha inoltre evidenziato l’iniquità geografica della riforma: “Con l’Autonomia differenziata, chi nasce in Calabria avrà meno opportunità rispetto a chi nasce in Lombardia. Questo è inaccettabile. La riforma promuove l’idea di venti politiche energetiche diverse, mentre avremmo bisogno di una politica energetica unica a livello europeo. Oggi siamo qui con una vasta rappresentanza di associazioni, forze politiche e sindacati, in una giornata per noi molto significativa. Ci stiamo muovendo anche a livello regionale”.
Pd, M5s, Iv, Avs, +Europa, Psi, Prc, Cgil e Uil, Anpi
Il quesito referendario, depositato oggi alla Corte di Cassazione da 34 soggetti tra cui tutti i partiti di opposizione (Pd, M5s, Iv, Avs, +Europa, Psi, Prc), le organizzazioni sindacali come Cgil e Uil, e associazioni come l’Anpi, è chiaro e incisivo.
“Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione?”.
Questa giornata rappresenta un passo fondamentale per la costruzione di un’Italia più equa e unita, unendo le voci di chi crede che solo attraverso la solidarietà e l’unità si possa costruire un futuro migliore per tutti.