Liguria: vince l’astensionismo
29 Ottobre 2024Astensionismo una minaccia silenziosa alla Democrazia
Le elezioni per la Presidenza della Regione Liguria non possono essere lette solo in termini di numeri e percentuali. Il vero dato su cui riflettere è l’astensionismo dilagante.
In tutta la Liguria, l’affluenza, mai così bassa, è stata di soli 617mila elettori ed elettrici, 20mila dei quali hanno tra l’altro annullato o lasciato in bianco la scheda.
In termini percentuali siamo sotto il 46%, pari al -7,5% rispetto al dato già negativo del 2020, fissato al 52,4% di votanti.
L’astensionismo non è solo un fenomeno elettorale ma un segnale d’allarme per la democrazia stessa. Quando sempre più persone scelgono di non votare, ci troviamo di fronte a un indebolimento del principio fondamentale che fa da pilastro a ogni stato democratico: il potere del popolo di decidere il proprio futuro.
Questo dato ci impone una riflessione collettiva: cosa spinge così tante persone a non votare?
La Crisi della Partecipazione: Un Sintomo della Disillusione
Secondo i dati più recenti, l’astensione è cresciuta in modo preoccupante in Italia e altrove in Europa. Elezioni dopo elezioni, una parte significativa della popolazione sembra rinunciare al proprio ruolo di cittadino, preferendo l’inazione alla partecipazione. Ma perché? La crescente disillusione verso la politica, i politici percepiti come distanti, e una mancanza di visione reale per il futuro sono tra le cause principali. Questo fenomeno riflette il fallimento di molti partiti e istituzioni, incapaci di rappresentare davvero i bisogni delle persone. Lontani dai cittadini, questi organi non solo non stimolano l’interesse, ma favoriscono un senso di alienazione che diventa poi astensione.
Il Paradosso Democratico: Quando la Maggioranza non Partecipa
La storia ci ha insegnato che la democrazia non è solo un diritto ma un dovere civico. Abraham Lincoln la definì come “il governo del popolo, dal popolo, per il popolo”, ma cosa succede quando il popolo non vota? L’astensionismo esteso trasforma la democrazia in una rappresentanza limitata, in cui sono solo pochi a decidere per molti. Diventa dunque essenziale comprendere che rinunciare al voto significa lasciare il potere di decidere nelle mani di una minoranza più attiva o radicale, riducendo il pluralismo e portando a una potenziale crisi di legittimità democratica.
Il potere del voto
Molti leader, dai più progressisti ai conservatori, hanno evidenziato l’importanza del voto. Franklin D. Roosevelt diceva: “Il voto è la più potente arma mai creata dall’uomo per abbattere le ingiustizie e distruggere i mali che provengono dalla tirannia”. Martin Luther King Jr., impegnato nella lotta per i diritti civili, ricordava come il voto fosse una difesa contro l’oppressione. Questi pensieri ci ricordano che la democrazia vive solo se viene partecipata. Senza un reale coinvolgimento, diventa una mera struttura vuota, vulnerabile a strumentalizzazioni e disuguaglianze.
Conseguenze Future e Rischi per la Democrazia
L’astensione è sintomo di una sfiducia che non può essere ignorata. Quando il cittadino medio non si sente rappresentato, il tessuto democratico si indebolisce. A lungo termine, un basso tasso di affluenza mina la stabilità e l’efficacia delle istituzioni democratiche, lasciandole preda di forze estremiste o oligarchiche. La democrazia, priva di un consenso popolare diffuso, diventa fragile e più facilmente manipolabile. Non possiamo dimenticare che la rappresentanza popolare deriva dal voto, e solo attraverso di esso si può mantenere l’equilibrio di potere necessario a una società giusta.
La Necessità di un Rinnovamento Politico
Per contrastare l’astensionismo, servono soluzioni a lungo termine. I partiti devono ritornare a dialogare con i cittadini, ascoltarli e coinvolgerli nella definizione dei programmi. È essenziale riportare al centro della politica i bisogni reali, abbandonando la retorica e le promesse vuote. Solo così si può costruire una democrazia forte, in cui il voto torni a essere non solo un diritto, ma un momento partecipato e condiviso.
Riconquistare il Potere del Voto
L’astensionismo è una minaccia silenziosa che potrebbe impoverire la democrazia fino a renderla irriconoscibile. Difendere il diritto di voto significa proteggere il diritto a una rappresentanza vera e attiva. Come ci ricorda il proverbio “Ogni votante è importante”, perché ogni scheda elettorale è un mattoncino del futuro democratico. L’appello è dunque semplice: non smettiamo mai di votare, perché ogni voce conta.