Vita Virtuale o Vita Vera?

Vita Virtuale o Vita Vera?

30 Ottobre 2024 0 Di Andrea Friggi

La Sfida di un Genitore tra Videogiochi e Cultura Reale

Cari Genitori,

Viviamo in un’epoca in cui, sempre più spesso, si parla dei videogiochi come uno strumento che, a detta di molti, sarebbe quasi indispensabile per preparare i nostri figli a una carriera di successo. Recenti articoli, come uno apparso su Il Sole 24 Ore, sostengono che i videogiochi sviluppano capacità utili per lavori ben remunerati e apprezzati. Ma fermiamoci un attimo a riflettere: è davvero questo l’obiettivo ultimo per cui vogliamo crescere i nostri figli?

La loro vita non dovrebbe essere limitata solo a schermi e mondi digitali. Ogni volta che li lasciamo immersi nei videogiochi, perdiamo un’occasione preziosa di aiutarli a costruire relazioni reali, a conoscere la cultura della nostra città, a vivere la vita con la pienezza di chi è attore, non spettatore. È davvero preferibile vederli isolati, connessi solo al mondo virtuale, piuttosto che vederli sfogliare un libro, giocare con gli amici all’aperto o esplorare un museo?

L’obiettivo di una vita piena non è solo avere una carriera fiorente, ma essere persone capaci di comprendere, partecipare e migliorare la realtà che li circonda.

Un mondo in cui possano far valere le loro idee e capacità.

Scegliamo di farli crescere conoscendo il mondo che li ospita, investendo in attività che li rendano cittadini informati e responsabili.

Sosteniamo un futuro in cui non siano solo ottimi lavoratori, ottimi professionisti, ma anche e SOPRATTUTTO persone di valore.

Alla fine, vogliamo che i nostri figli vivano la realtà, o ci basta che la simulino dietro a uno schermo?