Bologna offesa
10 Novembre 2024La Città Chiede Rispetto, non Provocazioni
Ieri Bologna è stata teatro di una scena che richiama momenti bui della nostra storia. La città, che ancora lotta per rialzarsi dai danni dell’alluvione, ha visto le proprie strade invase da cortei non richiesti e forze dell’ordine impegnate in uno spettacolo di tensione e scontri. Tutto questo mentre Bologna continua a chiedere sostegno concreto dallo Stato.
Il sindaco Matteo Lepore ha espresso un sentimento condiviso dai cittadini: “Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora a chiedere i fondi per l’alluvione. I principali ministri del governo e la presidente del consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti CasaPound. Non andava gestito così l’ordine pubblico, credo che il Ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna.”
Invece di ricevere risposte sulle priorità urgenti – la ricostruzione, la sicurezza e la dignità di una comunità ferita – la città ha dovuto sopportare la presenza di 300 camicie nere in centro, come fosse un’ennesima provocazione. E, come se non bastasse, le parole del ministro Salvini si aggiungono al coro di superficialità e mancanza di rispetto che abbiamo sentito negli ultimi tempi.
La domanda rimane: dov’è il governo quando si tratta di dare risposte concrete alle famiglie e alle imprese che hanno perso tutto?