25 novembre

25 novembre

25 Novembre 2024 0 Di Paola Barbaglia

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Da quel 17 Dicembre 1999, data in cui l’assemblea generale delle Nazioni Unite istituì la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, molti passi avanti sono stati fatti in termini di diritti e si sensibilizzazione. La morte di una donna, per mano del suo uomo è oggi considerato un crimine contro l’umanità.

Il 25 Novembre, giornata contro il femminicidio, ricordiamo tutte le donne alle quali è stata tolta la vita, ma la morte è lo stadio finale, tutto ciò che si mette in campo prima di arrivare a questo gesto estremo distrugge ed annienta ancor di più quella donna.

Una donna che era prima di tutto un essere umano, che aveva aperto il cuore, la sua anima e si era fidata al punto da lasciarsi uccidere.

Vi è infatti una forma di violenza subdola ed invisibile, la violenza psicologica che viene messa in atto attraverso l’umiliazione, la critica, commenti negativi finalizzati a sminuire la donna, facendola sentire insignificante; il controllo degli spostamenti, dei social network, del telefono, della libertà personale ed economica; la svalutazione continua;  le offese; la mancanza di rispetto, le accuse attribuendo alla vittima la colpa dei propri attacchi di rabbia, dei litigi e del comportamento che il partner mette in campo, destabilizzando la vittima attraverso la negazione dei fatti accaduti; la gelosia patologica, i ricatti; l’isolamento. Tutto questo è possesso non è amore.

Ogni volta che il partner mette in atto uno o più di questi comportamenti annienta la sua compagna facendole perdere completamente l’autostima e la sua autonomia di essere umano. 

Come cogliere i segnali? Può essere di aiuto il “termometro della violenza” che trovate di seguito.

Ogni volta che muore una donna si fa tanto clamore, su scende in piazza per dire “BASTA” come per Giulia Cecchettin ma poi non cambia nulla. Dopo di lei tante donne hanno condiviso lo stesso destino.

Non è più possibile rimandare oltre un’azione forte, educativa, culturale a partire dalle scuole.

Allora non voltiamoci più dall’altra parte quando ci imbattiamo in un caso di sospetta violenza.

Ricordiamoci di tutto questo non solo il 25 novembre ma ogni giorno!