Favole e favolette

Favole e favolette

17 Dicembre 2024 0 Di admin

C’era una volta,

nella ridente città di Cioccoville, un sindaco di nome Ernesto. Ernesto, un tempo, (diceva lui), di aver governato la città con grande entusiasmo, vantandosi di aver portato prosperità e innovazione. Tuttavia, con il passare degli anni, la sua capacità di amministrare era diminuita, e la città iniziava a mostrare segni di decadenza.

“Questo non lo diceva lui, lo dicevano i cittadini.”

Invece di affrontare i problemi attuali, Ernesto preferiva puntare il dito contro i suoi predecessori, accusandoli di ogni difficoltà che la città incontrava. “Se oggi le strade sono dissestate, è colpa di chi mi ha preceduto!” proclamava durante ogni consiglio comunale. “I problemi economici? Frutto delle cattive gestioni passate!”

Nonostante le critiche, Ernesto amava ricordare i “suoi” giorni di gloria. “Quando ero sindaco in passato,” diceva con orgoglio, “ho portato a Cioccoville la famosa Fabbrica del Cioccolato, simbolo di sviluppo e dolcezza per tutti.” Ma i cittadini sapevano bene che quella tanto decantata fabbrica non era altro che un semplice magazzino outlet, ben lontano dalle promesse fatte.

I cittadini, stanchi delle continue lamentele e dei richiami a un passato idealizzato, iniziarono a mormorare tra loro. “Abbiamo bisogno di soluzioni concrete,” diceva una madre preoccupata per l’educazione dei suoi figli. “Le nostalgie non riparano le buche nelle strade, non migliorano la sicurezza della nostra città” aggiungeva un anziano signore al mercato.

Un giorno, durante una riunione del consiglio comunale, un gruppo di cittadini esasperati si presentò per esprimere le proprie lamentele. Ernesto, invece di accogliere le critiche come opportunità di miglioramento, reagì con arroganza, rifiutando qualsiasi dialogo.

Questo atteggiamento intransigente fu la goccia che fece traboccare il vaso…