
L’Europa di Ventotene contro l’Europa di Meloni
19 Marzo 2025Due strade per il nostro futuro
L’Europa di oggi è di fronte a un bivio. Da un lato, c’è il sogno di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, scritto nel Manifesto di Ventotene nel 1941: un’Europa unita, federale, democratica e solidale, in grado di superare i nazionalismi che avevano portato alla guerra. Dall’altro, c’è la visione portata avanti da Giorgia Meloni e dalle destre sovraniste: un’Europa divisa, chiusa nei confini degli egoismi nazionali, incapace di rispondere alle sfide del presente.
🟢 L’Europa di Ventotene: Unità, solidarietà, progresso
Il Manifesto di Ventotene è nato in un’epoca in cui l’Europa era devastata dalla guerra e dominata da regimi autoritari. Spinelli e i suoi compagni capirono che per garantire la pace e il progresso serviva un’Unione Europea forte e integrata, fondata su:
✔️ Una federazione europea che superasse gli Stati nazionali per affrontare le sfide comuni.
✔️ Un’economia solidale, capace di ridurre le disuguaglianze tra i Paesi e tra i cittadini.
✔️ Un sistema democratico europeo, con istituzioni forti e rappresentative.
🔴 L’Europa di Meloni: Nazionalismo, chiusura, frammentazione
Meloni e i suoi alleati propongono invece un’Europa fatta di sovranismi, dove ogni Stato pensa solo a sé stesso e l’Unione Europea diventa solo un’arena di conflitti tra governi. Questo modello si basa su:
❌ Un ritorno ai confini nazionali, con meno cooperazione e più divisioni.
❌ Un’Europa debole, incapace di affrontare crisi globali come il cambiamento climatico o le migrazioni.
❌ L’erosione dei diritti e delle libertà, con governi autoritari come quello di Orbán presi a modello.
📌 Quale Europa vogliamo?
In un mondo dominato da potenze come Cina e Stati Uniti, l’Europa non può permettersi di essere debole e frammentata. Il progetto di Ventotene è più attuale che mai: serve più Europa, non meno.
L’Europa che vogliamo è un’Europa dei popoli, non dei nazionalismi. È un’Europa capace di affrontare le sfide della transizione ecologica, dei diritti sociali e delle libertà individuali. Un’Europa che non arretra, ma avanza.
L’Europa siamo noi: costruiamola insieme.
