Trasporto scolastico a Magenta

Trasporto scolastico a Magenta

24 Marzo 2025 0 Di Andrea Friggi

Quando la comunicazione fa la differenza

L’avemo detto !

C’era da aspettarselo. O meglio, l’avevamo detto. Eppure, come spesso accade, i suggerimenti dei genitori sono stati ignorati, e ora ci troviamo esattamente nella situazione che temevamo: un guasto al pullman scolastico e nessuno che avvisi le famiglie. Il risultato? Genitori in attesa alla fermata, preoccupati perché i loro figli non arrivano, e altri al telefono di casa in ansia, senza sapere se è successo qualcosa o se il ritardo è solo una seccatura logistica.

Un problema annunciato

Da tempo alcuni genitori avevano segnalato la necessità di un servizio di comunicazione diretto ed efficace per avvisare in tempo reale di eventuali disservizi legati al trasporto pubblico scolastico. La richiesta era chiara: in caso di guasto o ritardo del bus, che almeno venisse inviata una notifica ai genitori. Un sistema semplice ed efficace, che poteva essere implementato con una chiamata automatica, un SMS, una chat dedicata su un’app di messaggistica o una notifica sul sito del Comune.

Del resto, parliamo di ragazzi minorenni, spesso senza cellulare, dato che a scuola il telefono non è ammesso. Se il bus si ferma per un guasto, loro restano bloccati senza possibilità di avvisare casa. Ed ecco che le famiglie si ritrovano a vivere momenti di preoccupazione evitabilissimi con un minimo di organizzazione.

La realtà di oggi: il caos

E così, puntualmente, quando il pullman si è guastato, i genitori si sono ritrovati esattamente nello scenario che avevano ipotizzato mesi fa. Nessuna informazione ufficiale, nessun avviso tempestivo, solo il solito passaparola tra chi, per caso, ha avuto modo di raccogliere qualche notizia. Nel frattempo, i ragazzi fermi sul bus e le famiglie nel panico.

Ora ci chiediamo: perché l’amministrazione comunale non è stata in grado di attivare un servizio così elementare? Quali problemi logistici o organizzativi impediscono di attuare una soluzione che altrove è già la norma? È una questione di costi? Di mancanza di volontà?

Ascoltare i cittadini: un atto dovuto

Non è la prima volta che si verificano situazioni del genere, e purtroppo non sarà l’ultima, finché chi gestisce i servizi non capirà che la comunicazione con i cittadini non è un optional, ma una necessità. Un’amministrazione che si definisce vicina alle famiglie non può ignorare un’esigenza così basilare.

Se solo, qualche volta, l’amministrazione ascoltasse davvero le richieste di chi vive la quotidianità di questi servizi, si eviterebbero tanti problemi. Perché prevenire è sempre meglio che dover gestire l’ennesima emergenza, con genitori in ansia e ragazzi bloccati senza informazioni.

Aspettiamo risposte. E, soprattutto, soluzioni.