Magentini di serie A e magentini di serie B
1 Giugno 2024Il bonus neonati non è per tutti.
Abbiamo avuto un interessante colloquio telefonico con il segretario del Partito Democratico, si è parlato anche del fatto che 4 famiglie siano state escluse dal bonus neonati del Comune di Magenta a causa delle mancanza di soli 700 euro.
Il Naviglio: Buongiorno Matteo, grazie per aver accettato questa intervista. In queste ore, c’è stata una polemica riguardo l’insufficienza dello stanziamento previsto. Puoi dirci di più sulla situazione?
Matteo Di Gregorio: Buongiorno e grazie a voi per l’opportunità. La situazione è piuttosto semplice, ma altrettanto frustrante. Nonostante il Comune avesse promesso un bonus neonati adesso si scopre che i fondi non ci sono per tutti, mancano appunto 700 euro. Che di fatto escludono 4 famiglie dalla possibilità di poter usufruire del bonus. Parliamo di un sostegno economico importante, che molte famiglie aspettavano e di cui hanno bisogno. Non si tratta solo di numeri, ma di persone, di vite che vengono influenzate da queste decisioni.
Il Naviglio: L’assessora Cuciniello ha detto che c’è una mancanza di fondi dovuto all’incertezza sul numero dei nati e che si dice disponibile a stanziare somme aggiuntive nei “limiti dei vincoli di bilancio”. Come rispondi a questa giustificazione?
Matteo Di Gregorio: Cara assessora, l’unica sterile polemica qui sembra essere la sua. Non comprendere che si tratta di persone e famiglie, non di semplici numeri, è il vero problema. Questo bonus, a cui queste famiglie hanno diritto, sarebbe di grande aiuto immediato. Non possiamo continuare a creare cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ogni anno si ripete la stessa storia, e non viene mai preso in considerazione il fatto che già l’anno scorso avevamo chiesto di integrare i fondi, perché altre famiglie erano rimaste escluse dal finanziamento.
Il Naviglio: Hai menzionato spese significative per eventi come la BIT e un viaggio a Lugano. Puoi darci più dettagli?
Matteo Di Gregorio: Certamente. Per eventi come la BIT e il viaggio a Lugano sono stati stanziati e spesi ben 15.000 euro. Una cifra considerevole, soprattutto se paragonata ai 700 euro destinati alle famiglie. Eppure, per i 170 euro – briciole rispetto al resto – destinati a quattro famiglie, bisogna aspettare chissà quanto. Questo dimostra una chiara mancanza di priorità. È facile fare un post su Facebook attaccando l’opposizione che segnala questi problemi, ma la verità è che queste questioni incidono significativamente sulla vita delle persone.
Il Naviglio: Quali sono le vostre richieste e quali soluzioni proponete?
Matteo Di Gregorio: La nostra richiesta è molto semplice: chiediamo che venga data comunicazione tempestiva della data in cui tutte le famiglie potranno ricevere il bonus bebè. Questo è il minimo che possiamo fare per loro. Non intendiamo continuare questa inutile discussione, ma vogliamo che le famiglie ricevano ciò che gli spetta senza ulteriori ritardi. Spero che l’amministrazione comunale comprenda la gravità della situazione e agisca di conseguenza.
Il Naviglio: quindi oltre che un problema di stanziamento c’è anche un problema di tempistica? Una bambina/o nata/o a gennaio del 2023 deve aspettare fino all’anno successivo per fare la domanda, e poi c’è ancora attesa per ricevere il bonus.
Matteo Di Gregorio: La nostra idea è che di potrebbe predisporre una misura “a sportello”.
Entro un certo numero di giorni dalla nascita della bambina/o la famiglia presenta la domanda, e il bonus viene dato subito. Si mettono a bilancio le risorse sulla base dello storico delle nascite, ed, eventualmente, in corso di esercizio, si fanno dei piccoli correttivi sulla base degli scostamenti in più o in meno.
Mi sembra più funzionale per le famiglie.
Il Naviglio: Grazie Matteo per il tuo tempo e per aver condiviso la tua prospettiva su questa importante questione.
Matteo Di Gregorio: Grazie a voi. Buona giornata.