Trasparenza e Diritti (Lavori allo Stadio Comunale)
29 Agosto 2024L’antefatto: un’ingiusta accusa
E’ apparso oggi (29.08.2024) un post su Facebook (lo vedete appena sotto) dove si insinua che il blog IL NAVIGLIO stia cercando di seminare dubbi nella comunità.
In realtà, il blog si è limitato a fare ciò che è nel pieno diritto di ogni cittadino: porre domande legittime.
Non si trattava di insinuare, ma di cercare chiarezza su questioni che riguardano l’intera collettività.
Il Dovere di chiedere e ottenere risposte dall’Amministrazione Comunale
Nel mondo della politica locale, c’è una costante che non dovrebbe mai essere messa in discussione: la trasparenza. Eppure, sembra che per l’attuale Amministrazione Comunale, le domande poste dai cittadini siano considerate quasi un’offesa, una sorta di lesa Maestà. Ma chi amministra una comunità non può e non deve mai dimenticare che i cittadini non sono sudditi. Hanno il diritto – anzi, il dovere – di porre domande e di esigere risposte chiare e complete su come vengono gestite le risorse pubbliche.
Proprio su questo principio si basa l’articolo pubblicato dal blog IL NAVIGLIO, che ha sollevato alcune questioni fondamentali riguardo a dei lavori pubblici iniziati senza troppe fanfare e comunicazioni.
Le Domande Fondamentali
Le domande che IL NAVIGLIO ha posto sono semplici ma cruciali:
- Su cosa vertono i lavori cominciati in sordina?
- Qual è la tempistica prevista per il loro completamento?
- Chi si farà carico dei costi?
- Perché il calcio sembra essere l’unico sport preso seriamente in considerazione, mentre gli altri sport vengono trattati come attività di serie B?
Sono interrogativi legittimi, che qualsiasi cittadino responsabile si porrebbe. Eppure, solo dopo la pubblicazione dell’articolo, l’Amministrazione ha fornito delle risposte, che peraltro si sono rivelate incomplete.
Risposte Incomplete: Un Sintomo di Mancanza di Trasparenza?
Le risposte, infatti, si sono limitate a riferire quanto è stato fatto fino al 14 agosto, corredate da una cifra che sembra coprire solo parte dei lavori. Questo porta inevitabilmente a chiedersi: che cosa accadrà dopo il 14 agosto? Quali sono le prospettive per il completamento del progetto? E soprattutto, quanto costerà alla comunità?
Se queste domande sono rimaste in sospeso, è legittimo chiedersi il perché.
Perché un’Amministrazione che dovrebbe avere a cuore il benessere dei propri cittadini e la gestione oculata delle risorse pubbliche non fornisce tutte le informazioni necessarie?
Il Diritto di Sapere
I cittadini non possono e non devono accettare risposte parziali. Hanno il diritto di sapere dove, come e quando vengono spesi i loro soldi. Non si tratta solo di un diritto, ma di una prerogativa fondamentale in una democrazia. Il silenzio o le mezze risposte non possono e non devono essere accettate come norme.
Porre domande, sollevare dubbi, esigere chiarezza non è solo una prerogativa della stampa libera, ma anche un dovere civico di ogni cittadino. Se l’Amministrazione Comunale considera questo atteggiamento come una sfida alla propria autorità, forse è il caso di ricordare che la vera autorità in una democrazia risiede nella volontà popolare, espressa attraverso la partecipazione attiva e informata della cittadinanza.
Quindi …
Quindi, cosa dovrebbero fare i cittadini?
Continuare a porre domande.
Continuare a pretendere risposte.
Perché solo attraverso il confronto e la trasparenza si può costruire una comunità davvero democratica e giusta.
No ai bavagli !
PS: Per maggiori dettagli, ecco il link all’articolo originale pubblicato sul blog IL NAVIGLIO