Riceviamo da Facebook
11 Settembre 2024Il gatto sullo specchio
In merito alla nostra presa di posizione sull’utilizzo dell’oratorio San Giuseppe di Pontenuovo da parte di un’associazione di estrema destra, un visitatore (N.d.A: l’unico per la verità, gli altri non ci hanno mosso nessuna critica) ci dice che la parrocchia in passato ha messo a disposizione i locali ad almeno un partito politico. Secondo il visitatore quindi, non ci sarebbe nulla di male, nel fatto che la curia magentina abbia messo a disposizione l’oratorio per un’associazione di ultradestra extra-parlamentare.
Dulcis in fundo il visitatore ci invita anche ad un “ma per favore stia zitto”…
Dal momento che, magari, non tutti i nostri lettori hanno possibilità di visitare la nostra pagina facebook, riportiamo anche qui la nostra risposta.
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Non c’è fine al paradosso. Con lei assistiamo all’ennesimo tentativo disperato di legittimare l’indifendibile. Lei si sta arrampicando sugli specchi, pretendendo che un movimento di estrema destra xenofobo possa avere diritto di occupare spazi in oratori e parrocchie, sostenendo falsamente di parlare di arte e fascismo.
Ma facciamo chiarezza. Il fascismo e il nazismo sono stati condannati dalla Storia e dalla Legge. Sono crimini, non opinioni. Lo ha detto il verdetto di decenni di storia, lo ha scritto con il sangue chi ha combattuto per la libertà e contro la dittatura.
Come è possibile, quindi, che un movimento che inneggia alla violenza, al razzismo, e alla supremazia, possa anche solo pensare di avere spazio in un luogo dedicato all’incontro, alla pace e alla comunità? La Curia ha fatto bene a prendere le distanze, perché dietro queste maschere di “valori tradizionali” si nasconde un veleno che già conosciamo troppo bene.
Non ci facciamo ingannare. Fingono di parlare di famiglia, patria, e valori cristiani, ma sono gli stessi che dividono, odiano e distruggono. Magari lei non frequenta le Chiese e allora le rammento che i valori della Chiesa sono accoglienza, rispetto, inclusione. Non si può dare spazio a chi li calpesta in nome di ideologie violente e criminali.
Non è questione di libertà di parola o democrazia. Non è questione di questo o quel partito. La democrazia ha il dovere di proteggersi dai suoi nemici, soprattutto quando questi nemici nascondono simboli che evocano alcuni dei peggiori crimini del Novecento.
La Storia ha già dato il suo verdetto: fascismo e nazismo non devono più trovare rifugio in nessuno spazio della nostra società, men che meno in un oratorio. Non si possono tollerare bugie e manipolazioni. Oggi tocca a noi smascherare questi tentativi subdoli di infiltrazione.
Noi Difendiamo i valori della Costituzione e della Storia, e non solo a parole ma con i fatti. Gli oratori sono luoghi di pace e fratellanza, non arene per chi vuole seminare odio.
Per quanto la sua richiesta di stare zitto, facciamo nostra una vecchia massima di Socrate, quale? Cerchi su Google. 
