L’ultima proposta della Lega

L’ultima proposta della Lega

14 Settembre 2024 0 Di Giovanni Banfi

Un milione di euro per installare cartelli stradali in dialetto lombardo

Impossibile! E’ una fake! Questa la mia reazione quando ho letto un lancio di agenzia che sosteneva che la Lega in Regione Lombardia aveva depositato una proposta di legge per stanziare in tre anni oltre 1/milione di Euro (350.000,00 Euro l’anno per il triennio 2024/2026) per “promuovere la lingua Lombarda” installando cartelli stradali, turistici e culturali in dialetto in tutta la regione.

Purtroppo non è una fake.

E’ la verità.

Ed è una notizia di proposto spreco di denaro pubblico che insulta e offende tante persone.

INSULTA e OFFENDE . . .

Insulta ed offende chi non può pagare la mensa ai figli e all’ora di pranzo li fa uscire da scuola e consumare un panino sulla panchina o in macchina, anziché lasciarli a mangiare in mensa con i compagni.

Insulta e offende chi non può permettersi esami e cure mediche perché in Regione Lombardia se non puoi pagare la sanità privata gli esami li fai dopo mesi (se va bene) con conseguente ed inevitabile aggravamento delle patologie.

Insulta ed offende le persone con disabilità, a cui la regione ha tagliato i fondi tanto che molte famiglie non possono permettersi di pagare l’assistenza e sono obbligate ad arrangiarsi, con le immaginabili conseguenze e ripercussioni sull’attività lavorativa e la disponibilità di tempo.

Insulta ed offende le famiglie alle prese con l’aumento delle tariffe ed in particolare dei servizi scolastici (giudicate indifferibili ad esempio dal nostro Comune), con aggravio del bilancio familiare che molti non sanno più come far quadrare.

Insulta ed offende le centinaia di migliaia di pendolari Lombardi che quotidianamente sono alle prese con il disastro di Trenord e per i quali è ormai impossibile spostarsi ed andare regolarmente al lavoro.

Insulta ed offende chiunque sia in stato di bisogno, chi è alle prese con una povertà sempre più diffusa, chi cerca di resistere ad una Regione ed a uno Stato che emarginano sempre di più chi non ha, chi non può avere, chi non può contare su nessuno.

Insulta ed offende le persone istruite che sanno che la lingua lombarda non esiste, come già chiarito più volte in diversi ambiti. La Lombardia comprende infatti tre aree dialettali e diciassette  dialetti derivanti dalle lingue dei popoli che nel tempo avevano occupato i vari territori regionali oltre che dalle diverse condizioni di isolamento o meno delle varie zone. Situazione peraltro comune alle altre regioni italiane.

Per l’Accademia della Crusca, infatti, esistono i dialetti, la cui tradizione può essere tutelata, ma non la lingua lombarda. I dialetti lombardi rientrano nel sistema dei dialetti liguri, piemontesi, emiliani, romagnoli, insomma nel sistema più ampio dei dialetti gallo-italici e non di una lingua esclusivamente lombarda.

Questo è stato inoltre affermato, nel 2022, anche dall’ex assessore leghista alla cultura Stefano Bruno Galli.

Oltretutto anche i dati ISTAT vedono la Lombardia oggi agli ultimi posti fra le regioni dove c’è un uso esclusivo e preponderante del dialetto.

Insomma, con la questione della lingua lombarda il sospetto è che, per alcuni,  si vogliano caricare volutamente,  i dialetti lombardi di implicazioni ideologiche anti-italiane.

Ben venga allora il sollevamento delle opposizioni (Paola Pizzighini, Pierfrancesco Majorino, Nicola Irto, Carlo Borghetti, Luca Paladini), per evitare che si sprechino risorse che dovrebbero essere destinate a necessità vere ed indifferibili della popolazione lombarda, alcuni esempi delle quali abbiamo sopra elencati.

Da parte nostra con questo articolo evidenziamo ancora una volta quali siano le priorità di chi governa la Lombardia, in disprezzo delle attuali, indifferibili, primarie necessità della sua popolazione.