Sanità allo sbando
5 Gennaio 2025Medici aggrediti mentre il governo sperpera milioni in Albania
La violenza contro il personale medico: un’emergenza ignorata
Negli ultimi giorni, gli ospedali italiani sono stati teatro di episodi allarmanti di violenza contro medici e infermieri. A Roma, una donna ha aggredito un’infermiera al Sandro Pertini dopo il rifiuto di ricovero.
A Vicenza, un paziente ubriaco ha seminato il panico con un estintore. Questi episodi non sono isolati: le aggressioni al personale sanitario sono aumentate del 38% negli ultimi cinque anni, spesso a causa della carenza di personale e delle lunghe liste d’attesa.
L’irresponsabilità del governo Meloni: fondi pubblici sprecati in Albania
Mentre i nostri ospedali sono in crisi, il governo Meloni ha deciso di destinare oltre 800 milioni di euro alla costruzione di centri per migranti in Albania. Queste strutture, come quella di Gjader, sono attualmente vuote e ospitano solo cani randagi. Un investimento colossale che non ha portato alcun beneficio concreto, se non quello di dilapidare risorse preziose che avrebbero potuto essere utilizzate per rafforzare il nostro sistema sanitario.
La connessione tra disinvestimento nella sanità e aumento della violenza
La mancanza di investimenti nel settore sanitario ha conseguenze dirette sulla sicurezza del personale medico. La carenza di professionisti porta a sovraccarichi di lavoro, stress e inefficienze che esasperano i pazienti e i loro familiari, sfociando talvolta in episodi di violenza. È inaccettabile che, invece di destinare risorse per assumere personale qualificato e migliorare le condizioni lavorative negli ospedali, il governo scelga di sperperare denaro in progetti fallimentari all’estero.
Sanità pubblica una priorità da tutelare
È urgente che il governo riveda le sue priorità, destinando i fondi pubblici al potenziamento del sistema sanitario nazionale. Solo attraverso investimenti mirati in personale e infrastrutture potremo garantire sicurezza e dignità sia agli operatori sanitari che ai pazienti. Continuare su questa strada di sprechi e disattenzione significa tradire i bisogni dei cittadini e mettere a repentaglio la salute pubblica.