Il Sindaco del Rinascimento
10 Gennaio 2025Cronache dell’Infallibilità Made in Magenta
Amici lettori, preparatevi a un viaggio epico, un’ode moderna all’egocentrismo politico, con protagonista il nostro illuminato sindaco di Magenta, che potrebbe tranquillamente autodefinirsi il “Leonardo da Vinci del XXI secolo”
L’uomo del destino
Ogni giorno, il nostro eroe sfodera il suo sorriso smagliante e il suo completo impeccabile, pronto a riportare la città ai fasti rinascimentali. Non importa se Magenta non ha un Duomo, una Cappella Sistina o persino una piazza decente per parcheggiare senza imprecare: lui ci salverà.
Con una modestia che farebbe impallidire perfino i faraoni, il sindaco non perde occasione per ricordarci che tutto ciò che funziona in città è merito suo.
Le aiuole fiorite in primavera? Sua idea.
Il sole che splende? Grazie a un decreto comunale.
La pioggia? Ovviamente non dipende da lui, ma dai soliti complotti climatici delle amministrazioni di vent’anni fa.
Il gioco delle colpe
Ah, ma non fraintendete: quando qualcosa non va, non è mai responsabilità sua. L’illuminazione pubblica che somiglia a un rave anni ’90 con lampioni intermittenti? Colpa della giunta di due decenni fa. Le strade con più buche di un gruviera? Sono state ereditate dalla seconda Repubblica.
E se parliamo di scuole superiori, il discorso si fa ancor più epico. Termosifoni che funzionano a giorni alterni o che proprio non vanno? Tutta colpa di Città Metropolitana.
Come osa qualcuno anche solo immaginare che il nostro sindaco possa avere qualcosa da dire o fare su questo tema? Lui ha fatto, ben 2 pec in 2 anni e con dosi massicce di sudore !
L’infallibilità fatta persona
Lui è un uomo senza macchia, senza paura… e senza responsabilità.
Nessuno osi criticarlo! Se qualcuno alza la voce, viene subito zittito con un’invettiva sulla “manifesta ignoranza del passato storico di Magenta”. Chiedergli di ammettere un errore è come chiedere a un influencer di smettere di fare selfie: impossibile.
Persino il Teatro Lirico di Magenta, secondo lui, sarebbe stata edificato con la sua benedizione, e magari Napoleone avrebbe vinto solo grazie ai suoi consigli strategici.
Il Rinascimento… della comunicazione
Non dimentichiamo il capolavoro della comunicazione: ogni inaugurazione, anche fosse solo una panchina, diventa un evento epocale degno del Louvre. Comunicato stampa, foto di gruppo, tagli del nastro con forbici placcate oro.
E se qualcosa di buono accade per puro caso, aspettatevi un post social lungo tre chilometri che inizia con “Con orgoglio, la mia amministrazione…” e finisce con “Abbiamo fatto la storia”.
Quindi?
Cari lettori, non possiamo fare altro che inchinarci davanti a tanta grandezza.
Magenta è in buone mani, quelle di un sindaco che non sbaglia mai, che non ha mai sbagliato e che mai sbaglierà.
Forse.
O almeno fino a quando qualcun altro non sarà lì a prendersi la colpa.